In tutte le chiese cattoliche, in occasione dell’anniversario dell’apparizione della Vergine Maria a Loudes, l’11 febbraio, si è celebrata la “Giornata del malato” con una funzione liturgica che coralmente e comunitariamente ha sottolineato il senso e il valore nascosto della malattia. Anche nelle sedi della Cà d’Industria la giornata è stata ricordata con cerimonie liturgiche che hanno coinvolto ospiti, operatori, parenti e volontari. Nel corso delle S. Messe celebrate per l’occasione è stato ricordato che Gesù, di fronte ai malati, non ha cedimenti pietistici, ma si commuove per l’atto di fede espresso da chi chiede di essere guarito. E in effetti è la fede che salva, poiché la mattia del corpo esige di veder mitigare le ferite interne, la lacerazione dell0’anima. La debolezza, la malattia e la morte rimangono un “vulnus”, una ferita, ma possono gettare luce su un percorso esistenziale che con la debolezza si trasforma e non sempre peggiora se nella debolezza si approfondiscono valori come l’amicizia e il rapporto con gli altri. Sono stati momenti di preghiera e di riflessione partecipati durante i uqlai sono stati evidenziati, da un lato. l’importanza della condivisione e della partecipazione alla sofferenza dell’ospite malato, dall’altro la prospettiva e il desiderio della guarigione anche grazie all’assistenza (medica e non solo) che si occupa e si preoccupa dell’ospite.
Nella sede di Como tanti ospiti, parenti e volontari si sono riuniti per la celebrazione della S. Messa da parte di Mons. Antonio Carlisi. La funzione liturgica è stata accompagnata da dolcissimi canti da parte degli ammalati. Al termine della celebrazione mons. Carlisi ha fatto visita agli ospiti ricoverati impartendo loro la benedizione. Per l’occasione, presso la Residenza Villa Celesia e la RSA Le Camelie si sono celebrate le S. Messe dell’ammalato, presiedute da don Mario Borella, sacerdote di San Salvatore e cappellano delle strutture da diversi anni. Al termine della S. Messa don Mario ha visitato tutti i reparti della RSA per le unzioni con l’olio santo degli anziani ricoverati. La S. Messa celebrata presso la RSA di Rebbio ha visto la presenza di molti ospiti, parenti e dei volontari AUSER. Sono inoltre intervenuti molti parrocchiani di Rebbio, insieme al parroco don Giusto Della Valle che ha celebrato l’eucarestia; la S. Messa cantata si è poi conclusa con il giro dei reparti di don Giusto per la consueta unzione dei malati.