Chi siamo

La pastorale della salute, nella Nota della Consulta Nazionale CEI: “La pastorale della salute nella Chiesa italiana” (1989), è descritta come “la presenza e l’azione della Chiesa per recare la luce e la grazia del Signore a coloro che soffrono e a quanti se ne prendono cura. Non viene rivolta solo ai malati, ma anche ai sani, ispirando una cultura più sensibile alla sofferenza, all’emarginazione e ai valori della vita e della salute” (n. 19).

La Nota Pastorale della Commissione Episcopale per il Servizio della Carità e la Salute: “Predicate il vangelo e curate i malati. La comunità cristiana e la pastorale della salute” (2006), integra la definizione precedente riportando alcuni elementi che caratterizzano questa pastorale:
– è continuazione dell’azione sanante di Cristo;
– è finalizzata all’evangelizzazione e alla costruzione del Regno;
– è compito di tutta la comunità cristiana;
– si svolge mediante la parola e l’azione caritativa in un determinato contesto storico e culturale come risposta alle necessità del mondo della salute.

Siamo chiamati ad essere imitatori del Cristo che «percorreva le strade della Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità» (Mt 4,23).

Un Cristo “in uscita”, “in movimento”, modello di una chiesa missionaria che esce dai recinti, che si cura e si prende cura delle persone ferite “con le parole e con le opere”, che non ha paura di entrare nella notte del loro dolore e, come Gesù con i discepoli di Emmaus, si fa compagna del loro viaggio.

quindi


Finalità

Esprimere la cura pastorale delle comunità cristiana nel mondo della sanità

Compiti

  1. individuare i bisogni emergenti della popolazione in campo sanitario e aiutarle a prendere coscienza e a maturare una sensibilità verso gli infermi
  2. favorire la formazione degli operatori sociosanitari di ogni livello, soprattutto attraverso le specifiche associazioni, a un autentico spirito di servizio;
  3. promuovere nelle parrocchie e nei vicariati il volontariato in campo sanitario e assistenziale;
  4. studiare e sensibilizzare riguardo ai problemi morali e pastorali riguardanti l’educazione sanitaria e la bioetica;
  5. tenere un assiduo contatto con i cappellani degli ospedali o di istituzioni affini;
  6. promuovere la celebrazione della Giornata mondiale del malato;
  7. favorire la presenza dei cristiani negli organismi di partecipazione previsti dal servizio sanitario a livello locale;
  8. promuovere il confronto e la collaborazione tra le associazioni, movimenti, gruppi o istituzioni di ispirazione cristiana operanti nel campo specifico della sanità;
  9. curare i rapporti con gli enti pubblici e con le realtà associative di altra ispirazione;
  10. Collaborare per la formazione dei Ministri dell’Eucaristia agli infermi.