Il volume, affrontando la complessa questione antropologica della relazione tra la colpa e il peccato, rimarca il valore clinico della relazione all’interno di un’immagine antropologica che vede l’uomo come essere sociale e relazionale ma anche animato da profondi bisogni spirituali.
Chi condivide questa visione dell’uomo si troverà in accordo con l’autore che vede in ogni incontro psicoterapico qualcosa di sacro, un invito alla sacralità dell’incontro umano, dove il cambiamento e la guarigione avvengono attraverso la vocazione a incontrare la profondità personale di ogni individuo nella sua singolarità.
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